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I VINI / BEATO ENRICO - SANGIOVESE SUPERIORE DI ROMAGNA D.O.C.
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BEATO ENRICO - SANGIOVESE SUPERIORE DI ROMAGNA D.O.C.
ORIGINI - NON CANCELLARE MAI QUESTA SEZIONE |
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Il Beato Enrico è il nostro vino più rappresentativo.
Nella prima vinificazione unimmo due Sangiovesi primitivi che trovarono la forza di superare un’annata molto difficile. Piero Meldini pensò bene di dedicarlo al nobile ungherese Enrico. Pellegrino nel secolo XV sulla via di Roma, giunse a Rimini in preda a “lenta ma pericolosa febbre”. A Passano di Coriano davanti alla cella della Madonna, la malattia lo obbligò a fermarsi. Lì volle restare e lì morì. Sulla tomba spuntarono due gigli “testimoni veraci della sua santità”. |
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CLIMA E ANNATA
CLIMA ANNATA - NON CANCELLARE MAI QUESTA SEZIONE |
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L’annata 2009 ha visto come note caratteristiche quelle di un temporaneo addolcimento complessivo della calura avuta nel 2008 e soprattutto nel 2007. Siamo tornati a date di vendemmia più consone alla nostra latitudine; e questo ci ha consentito di sfruttare maggiormente gli sbalzi termici tra giorno e notte e con essi le fraganze naturali dei nostri prodotti di base.
Cronologicamente la vendemmia è iniziata con la raccolta del Cabernet Franc il 28 agosto per proseguire il 3 settembre con il Sirah; i due vitigni che compongono la vigna del Beato Enrico. I sangiovesi sono stati vendemmiati verso il 20 di settembre. Tutte le uve compreso il Cabernet Sauvignon, ultimo ad essere portato in cantina, presentavano ottimi livelli di sanità. Diversi invece i gradi di freschezza; da quello più maturo il Franc a quello più tonico, il Sangiovese del Sole. |
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VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO
VINIFICAZIONE - NON CANCELLARE MAI QUESTA SEZIONE |
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Il Beato Enrico 2009 è un sangiovese in purezza. Nasce da un clone tradizionale, quello della vigna Frà Lorenzo, che ha come caratteristica un grappolo compatto, decisamente generoso nella sua dimensione ma molto saporito e concentrato. La fermentazione alcolica e la macerazione post fermentativa sono avvenute in vasche d’acciaio a temperatura controllata. Il prodotto poi si è affinato per metà in tini d’acciaio e per metà in barriques di terzo passaggio. Ad ottobre dell’anno successivo alla data di vendemmia è stato imbottigliato. |
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NOTE DI DEGUSTAZIONE E PIATTI CONSIGLIATI
NOTE DEGUSTAZIONE E PIATTI - NON CANCELLARE MAI QUESTA SEZIONE |
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Ci sembra che sia nella sua trama così fitta ed avvolgente la nota più caratteristica. Dal colore bello intenso lo si intuisce; il naso conferma il calore che verrà appena lo si affronta. Un legno maturo leviga la sua anima.
Mi ha veramente colpito con la trippa che abbiamo mangiato il giorno dell’imbottigliamento; che pochi sanno e vogliono assaggiare. |
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